Quando cambiare l’amministratore di condominio?

Scegliere di cambiare amministratore non è una decisione da prendere alla leggera. Anche contro il nostro stesso interesse, consigliamo di non farlo solo per motivi economici, ma solo se sono venute meno fiducia, trasparenza e operatività.

Quando è il momento di cambiare?

Ecco alcuni segnali che possono far pensare alla necessità di un cambiamento:

  • l’amministratore non esegue le delibere nei tempi previsti;

  • non è reperibile da tempo o non risponde alle richieste dei condomini;

  • non gestisce in modo regolare la contabilità condominiale o ci sono dubbi fondati sulla trasparenza della gestione.

In tutti questi casi, è opportuno valutare un nuovo incarico.


La revoca dell’amministratore: come funziona?

Anche se non sono presenti gravi inadempienze, l’assemblea può revocare l’amministratore in qualsiasi momento, semplicemente ritenendo concluso il suo mandato. In attesa del passaggio di consegne, l’amministratore uscente continuerà a gestire le urgenze e le attività ordinarie.

Quando e come deliberare?

Il momento ideale per discutere il cambio è durante l’assemblea ordinaria, purché il tema sia inserito nell’ordine del giorno. In quella sede si potrà:

  • confermare l’attuale amministratore,

  • oppure nominarne uno nuovo, se si è già in possesso di offerte alternative.

La delibera è valida con la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno 500 millesimi (art. 1136, II comma c.c.).


E se l’amministratore non mette il punto all’ordine del giorno?

In questo caso, è sufficiente che uno o più condomini chiedano per iscritto, con le modalità di cui all’art. 66 disp. att. del c.c., l’aggiunta del punto prima della convocazione dell’assemblea.

Vuoi procedere prima dell’assemblea ordinaria?

È possibile farlo chiedendo un’assemblea straordinaria. La legge (art. 66 disp. att. c.c.) prevede che:

  • almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore millesimale (166,66/1000),

  • possano chiedere per iscritto all’amministratore la convocazione con un preciso ordine del giorno.

L’amministratore ha 10 giorni di tempo per procedere alla convocazione. In caso di silenzio, i condomini proponenti possono convocare direttamente l’assemblea e deliberare anche in assenza dell’attuale amministratore.


Anche la revoca giudiziale è possibile

Se ci sono irregolarità gravi nella gestione, si può richiedere la revoca giudiziale dell’amministratore. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento:
👉 La revoca giudiziale dell’amministratore


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